La rabbia è una forte emozione con funzione adattiva,
ma che può diventare disadattiva, se non sappiamo gestirla.
La rabbia e l’aggressività sono due reazioni naturali che proviamo ogni qualvolta sentiamo che qualche cosa non è giusta per noi.
Il problema, come in tutte le emozioni, nasce quando questa viene vissuta in modo eccessivo. la rabbia irrisolta può provocare problemi di salute tra cui depressione, ansia, pressione alta, malattie cardiache e altro… Per tale motivo in questo articolo, voglio parlarti di come è possibile gestire la Rabbia in modo sano, costruttivo e funzionale, prima che possa essere un danno per le situazioni che vivi, per te stesso/a e per le persone che ti circondano
Cerchiamo di capire quali sono i tipi di rabbia, come si manifestano, per poi arrivare al nostro allenamento emozionale; come gestire la rabbia, .
Indice dell’articolo
- Quali sono i tipi di rabbia?
- A cosa serve la Rabbia?
- Quando e come ci arrabbiamo?
- Perchè ci arrabbiamo?
- Quali soluzioni per gestire la Rabbia?
- Allenamento alla gestione della Rabbia
Quali sono i tipi di rabbia?
Esistono due forme principali di rabbia; una fredda ed una calda, che ci fanno esprimere e vivere questa emozione con modalità differenti, ma come tra poco vedremo entrambi i modi comportano dei rischi.
- La rabbia fredda è quella che ci fa rimanere in silenzio, quasi a reprimerla, nasce da una percezione di impotenza o di ingiustizia, ci blocca emotivamente e a livello corporeo sentiamo una sensazione di rigidità. Il rischio è di trattenere e reprimere quest’emozione, nonché un aumento delle difficoltà di comunicazione.
- La rabbia calda è impulsiva, ci fa urlare, colpire oggetti o persone, è una forza diretta, fisica, che percepiamo come intensa energia. Nasce da una reazione immediata ad una provocazione. Il rischio di questa reazione è la perdita di controllo e delle conseguenze a livello sociale, relazionale
A cosa serve la rabbia?
La rabbia, in quanto emozione primaria, ha una importante funzione adattiva: ci aiuta a mettere i paletti, a difenderci dall’ambiente, dalla situazione che stiamo vivendo, e a rispondere al senso di ingiustizia, di torto, di offesa, di violazione che abbiamo provato.
Tuttavia è la nostra risposta, la nostra reazione a ciò che ci ha fatto arrabbiare, che a volte può diventare causa di sofferenza, specie se ha una forte intensità, oppure se la manteniamo nel tempo.
In questi casi, la reazione alla rabbia diventa disadattiva perché: può compromettere i rapporti con gli altri, può portarci a compiere azioni imprevedibili e dannose per noi stessi o gli altri, o vs le cose, può trasformarsi in altre emozioni (ira, collera, furore) ancora più complicate, può farci pensare in modo irrazionale, può modificare la nostra capacità di giudizio, può peggiorare il nostro stato di salute.
Quando e come ci arrabbiamo?
Per tantissime situazioni, per svariate motivazioni, anche se spesso lo stress, le tensioni e le varie preoccupazioni sono la causa scatenante della rabbia. Quando viviamo situazioni di continuo stress (al lavoro, in famiglia, con il /la partener, situazioni economiche, situazioni di salute…) possiamo sviluppare un senso di frustrazioni con conseguenti esplosioni di rabbia e aggressività, proprio perché spesso non abbiamo gli strumenti adeguati per affrontare tutto ciò che ci reca stress. Diverse sono le situazioni che possono, a seconda dell’individuo, trasformarsi in scatti di rabbia, prova a pensarci e contrassegna con una x le tue scelte…:
“Mi sento arrabbiato/a, quando..”:
- Sono interrotto/a mentre cerco di …
- Vivo un periodo di noia
- Qualcuno mi ha manca di rispetto
- Non riesco a dormire bene
- Sono trattato/a ingiustamente;
- Sono minacciato/a o attaccato/a o violato/a;
- Prendo un forte spavento,
- Mi sento impotente e senza speranza
- Vivo un periodo di forte stress
Sicuramente ti sei identificato/a in molte o tutte queste alternative, diverse quindi le circostanze che fanno scaturire rabbia o aggressività, diverse anche le modalità per esprimerla: alcune persone si sfogano verbalmente, alzando i toni della voce, altre invece preferiscono trattenere dentro di se questi scatti. Ora prova a pensare …
“Quali reazioni, espressioni di rabbia utilizzi più frequentemente?”:
- Grido / urlo;
- Ignoro le persone, non le ascolto, non le guardo
- Colpisco fisicamente, oggetti, persone o animali;
- Prendo le distanze
- Tendo a diventare silenzioso
- Dico parolacce
- Minaccio;
- Mi faccio del male – mi infliggo autolesionismo.
Perchè ci arrabbiamo?
Abbiamo visto che ognuno di noi si arrabbia per circostanze diverse, e comunica questa emozione tramite reazioni diverse … però 5 sono i fattori che accomunano la rabbia e le sue reazioni. Ecco perché ci arrabbiamo:
- Preoccupazione: sono preoccupato/a per me stesso/a; sono preoccupato per … una persona a me cara, per la mia situazione economica/lavorativa/relazionale … Siamo preoccupati e ci arrabbiamo: è una relazione causa-effetto normale. Le preoccupazioni condizionano Il nostro presente: se se quotidianamente viviamo sotto pressione, è normale provare rabbia o manifestare aggressività. Tuttavia proprio perché diventano emozioni difficili da controllare, la rabbia potrebbe essere di ulteriore ostacolo alla tua giornata, alle tue relazioni, causando un problema che si somma agli altri.
- Ansia: spesso la rabbia è associata all’ansia, perché nel sentirci sopraffatti, agitati, in panico … ci fa sperimentare reazioni emotive fuori controllo, esplodiamo con attacchi di rabbia, che diventano attacchi di ansia (o viceversa).
- Eventi passati o traumi: anche se pensiamo di avere superato un evento traumatico, alcune volte questo può avere un impatto duraturo sulla nostra salute mentale, e la rabbia provata allora, esiste ancora oggi, proprio perché va ad influenzare il tuo comportamento attuale. I ricordi di traumi passati possono scatenare ansia, frustrazione e persino sfoghi.
- Impotenza: ci sentiamo impotenti e perdiamo il controllo. Non riusciamo ad uscire da una situazione nociva e proviamo un forte senso di turbamento.
- Dolore: Un lutto, una delusione professionale, la conclusione di una relazione, la perdita del lavoro, un infortunio, una situazione di malattia … non ci sentiamo compresi, viviamo la circostanza come un’ingiustizia e ci arrabbiamo perché il futuro che avevamo immaginato non è più possibile .
Quali soluzioni per gestire la rabbia?
Sembrerà un consiglio un po’ di parte, ma la soluzione migliore è quella di chiedere aiuto ad un professionista della salute mentale che possa seguirti in un percorso di gestione delle emozioni (puoi rivolgerti al mio studio per avere informazioni su come lavoro e su come possiamo lavorare insieme). Inoltre, molte persone non sanno che una ottimale gestione delle emozioni può essere la fonte di origine del nostro benessere mentale: spesso non sappiamo cosa sono, quali sono le emozioni e come gestirle: non tutti abbiamo consapevolezza di quello che si nasconde dietro il mondo delle emozioni.
Aiutami a diffondere questo contenuto con le persone che ti stanno intorno o a cui pensi che queste informazioni divulgative possono essere d’aiuto.
Un altro passo che puoi fare in autonomia, nel sentire ed ascoltare la tua rabbia, è fare chiarezza sul trovare l’origine della tua rabbia. Ogni emozione non avviene per caso, anzi ognuna ha un messaggio che ci vuole comunicare. Nello specifico della rabbia, il suo messaggio è quello di definire i confini, mettere i paletti. E cosi ecco qualche indicazione sul come gestirla, non certamente esaustive, ma possono essere un buon punto di partenza. Se l’origine della tua rabbia è nel
- Dolore: Anche se è normale provare rabbia con il dolore, se non viene gestita correttamente può portare ad una complicazione ostacolando tutto il processo di “guarigione dal dolore”. In questi casi è bene soffermarsi sulle altre emozioni; quali la gentilezza verso se stessi, il rivolgersi parole di conforto e di compassione: concedersi di sentire il dolore, in modo da poter iniziare il proprio processo di guarigione.
- Impotenza: in queste situazioni, prova a concentrarti su te stesso/a, piuttosto che crogiolarti sul cosa è successo. Frasi come “Sono responsabile della mia vita”,” Le mie capacità, le mie risorse possono aiutarmi ad affrontare questa situazione negativa in modo più funzionale”. ”Mi dedico ad attività piacevoli per poi tornare rigenerato a pensare a questa situazione”. Se ti senti impotente verso un problema di salute, puoi concentrarti sul conoscere la malattia, come trattarla e come conviverci.
- Eventi traumatici: rivolgiti pensieri simili a questi per scoprire l’origine della tua rabbia: “Cosa di questa situazione mi fa sentire così?” “Cosa mi ricorda questa situazione?”
- Ansia: impegnarsi in attività piacevoli, riduce i fattori di stress nella vostra vita: prova a coccolare il tuo pelosetto, vai a fare una camminata, iscriviti ad un laboratorio di arteterapia, pratica la mindfulness (nel mio studio possiamo trovare e costruire un percorso a misura).
- Preoccupazione: parti con l’esplorare da dove vengono le preoccupazioni. Chiediti cosa ti fa paura, comunica le tue preoccupazioni, mettile per iscritto, vedrai che i sentimenti di rabbia inizieranno ad alleggerirsi. Se pensi che la tua rabbia possa provenire dalle preoccupazioni che stai vivendo, prova ad individuare la fonte.
Allenamento alla gestione della rabbia
Perché può esserti utile un allenamento alla gestione della rabbia? Perché può aiutarti a controllarla, individuando i segnali di avvertimento da cui prendere consapevolezza per cosa stai provando, dove a livello fisico senti questa turbolenza, e quali sono i pensieri che innescano le tue reazioni.
Come tutte le emozioni, è importante ascoltarla e comprenderla, se invece la evitiamo, non solo crescerà dentro di noi, ma anche in nostro corpo la somatizza (il corpo influenza la mente e viceversa) con la tensione emotiva che può diventare un mal di testa, un disturbo gastrointestinale, oppure un problema al sistema cardiovascolare …
Prevenire comportamenti dannosi per noi stessi o per gli altri, ci aiuta a imparare a mantenere il controllo sulle nostre reazioni e trovare altre soluzioni a ciò che ci ha fatto arrabbiare
Esercizio 1
È importante capire cosa scatena la tua rabbia. Chiudi gli occhi e focalizza un momento in cui ti sei arrabbiato/a: forse vedi una situazione specifica, oppure una persona o un evento che ti ha fatto arrabbiare? Prenditi del tempo per riflettere su cosa è successo, su cosa hai provato, sulle cause che hanno scatenato la tua rabbia, in modo da capirne la sua origine (vedi i 5 fattori del perché ci arrabbiamo). Può esserti utile annotare su questo schema di riflessione (Schema Rabbia ) le reazioni fisiche che hai provato , il come ti sei sentito/a, i pensieri che in quel momento ti sono passati per la mente, cosi da riflettere sull’accaduto individuandone le origini.
Esercizio 2
Ora, con l’esercizio successivo, puoi compilare lo schema dell’ Indagine sulla Rabbia che ti aiuterà a passare dallo stato problema allo stato risorse. L’ideale sarebbe saper intervenire sul momento in cui proviamo rabbia, trovando risposta e riflessioni che ci aiutano nell’immediato, tuttavia anche se in questo momento non sei arrabbiato/a puoi allenarti a modificare alcuni schemi di comportamento e/o di pensiero per una migliore gestione di questa emozione, ed allenarti alla gestione delle future reazioni, in caso di rabbia.
molte persone non sanno che una ottimale gestione delle emozioni può essere una fonte infinita di benessere mentale: spesso non sappiamo cosa sono, quali sono e come gestirle: non tutti abbiamo consapevolezza di quello che si nasconde dietro il mondo delle emozioni. Aiutami a diffondere questo contenuto con le persone che ti stanno intorno o a cui pensi che queste informazioni divulgative possono essere d’aiuto.
Esercizio 3
Dedicare del tempo quotidiano alla pratica della mindfulness, ci insegna ad essere consapevoli del momento presente e comprendere che le emozioni sono reazioni momentanee (durano 90 secondi!!). Se le prolunghiamo, è perché il nostro pensiero le fa tornare vive alla mente, generando circoli viziosi, che innescano tutte quelle reazioni che l’emozione stessa (magari provata al mattino) ci fa provare, Più ci pensiamo e più riviviamo emozionalmente parlando l’accaduto. Anche l’arteterapia è un efficace strumento per educare alle emozioni: diversi sono gli esercizi che si possono fare per comprendere meglio come un’emozione forte come la rabbia, ci fa sentire, e quali risorse alternative abbiamo per accoglierla e gestirla. Presso il mio studio puoi ricevere informazioni sui percorsi di Mindfulness e/o di Arteterapia – individuali o di gruppo-, finalizzati alla gestione delle emozioni per arrivare alla consapevolezza del vivere il momento presente, con accettazione e comprensione di ciò che sperimentiamo.
Molte persone non sanno che una ottimale gestione delle emozioni può essere la fonte di origine del nostro benessere mentale: spesso non sappiamo cosa sono, quali sono le emozioni e come gestirle: puoi aiutarmi a diffondere questo articolo tra i tuoi amici/conoscenti oppure alle persone a cui pensi che queste informazioni divulgative possono essere d’aiuto.
Dr. Silvia Berra
per informazioni: info@silviaberra.it