Halloween e la Paura

Prendo spunto da questa festività del mese di Novembre, per presentarvi una scheda informativa su una delle emozioni primarie : la paura.

Nella notte di Halloween, zombie e spiriti maligni vengono quasi derisi e indeboliti della loro carica terrificante:

ci bussano alla porta, possiamo prenderli in giro e criticare il loro buffo travestimento.

Le incarnazioni delle nostre paure diventano, così, più vulnerabili. Ma che cos’è la paura?

Cos è la Paura?

La paura è una delle emozioni primarie, insieme alla tristezza, gioia, disgusto e rabbia, ed è “amica” perchè ha la capacità di metterci in guardia dai pericoli, da ciò che percepiamo come minaccioso.

Quando ci sentiamo in pericolo, il ns corpo inizia a produrre adrenalina che serve per prepararci all’azione: posso fuggire, posso attaccare oppure posso rimanere immobile .Pensiamo a cosa succede se un giorno, andando per funghi, mentre raccogliamo un bellissimo porcino, troviamo una vipera pronta ad attaccarci !!! Ma la paura si avverte anche quando la vita ci mette difronte ad un cambiamento, al sommarsi di problemi quotidiani, alla perdita di un lavoro, alle difficoltà economiche, … e in tutti queste situazioni, la paura serve sempre per proteggerci da una minaccia, da un pericolo, da un danno … che siano essi

  • reali
  • potenziali
  • immaginari

Possiamo allora comprendere, sotto l’emozione della “Paura”, anche altre emozioni, quali l’ ansia, il timore, il nervosismo, la preoccupazione, l’apprensione, la cautela, l’esitazione, la tensione, lo spavento, il terrore e … come stati psicopatologici, la fobia ed il panico . Freud nei suoi scritti distingue tra la paura, che «richiede un determinato oggetto di cui si ha timore», l’angoscia, che «indica l’attesa del pericolo», e lo spavento, che « quando siamo di fronte a un pericolo senza essere preparato/a» Dunque paura, angoscia e spavento sono tre diversi atteggiamenti di fronte al pericolo.

Ognuna di queste 3 forme implica delle modificazioni a livello corporeo (sudore, tremori, battito, irrigidimento muscolare…), e sono suscitate da un evento esterno; ma ci sono altre forme di paure che legate a situazioni che non possono essere considerate paurose, ed assumono anche dei tratti patologici: . sono le fobie che nascono da timori irrazionali, e non scompaioni di fronte ad una constatazione della realtà (paura degli spazi aperti, ipocondria, ..) .

 

Come reagiamo difronte a qualcosa che ci fa paura?

Due sono le reazioni principali che possono nascere in noi davanti ad una minaccia, a cui ne aggiungo altre due, forse un po meno conosciute:

  1. l’attacco:  con coraggio, affrontiamo l’ostacolo combattendolo
  2. la fuga: abbandoniamo la situazione prima che diventa ancora più pericolosa / minacciosa per noi
  3. il freezing: ci paralizziamo, rimaniamo immobili, mentre la nostra mente valuta se è più opportuno attaccare o fuggire
  4. il faint: ovvero la finta morte, una reazione molto estrema che avviene qualora percepiamo che nessuna delle reazioni precedenti sia possibile

 

 

Differenza tra ansia e paura

Paura e #ansia possono essere molto simili tra loro, tuttavia, mentre la paura nasce per la minaccia provocata da un oggetto specifico e concreto (paura dei ragni, dell’ascensore, dell’aereo, degli spazi chiusi/aperti …) per l’ansia, l’oggetto della minaccia spesso non è cosi definito, e si scatena quando a livello psichico, la nostra attività di pensiero inizia a fare previsione negative / preoccupanti / catastrofiche su quegli eventi e situazione che ci fanno paura, e che quindi percepiamo come pericolosi. Inoltre mentre difronte ad un’oggetto che ci provoca paura possiamo adottare i comportamenti in risposta alla minaccia;  nell’ansia regna l’incertezza sul da farsi, proprio a causa della indefinitezza dell’oggetto o della situazione da affrontare.

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Cosa fare per gestire la paura? 

  • Impara alcune tecniche di rilassamento, concentrandoti sul respiro, che applicherai nel momento in cui avverti l’insorgere della preoccupazione, della paura. Cerca di farlo diventare un appuntamento quotidiano, in modo da essere in grado di servirtene all’istante, quando ne avrai bisogno.
  • Ma le tecniche di rilassamento, però, non bastano da sole: ti consiglio di mettere attivamene in discussione i pensieri che generano preoccupazione. Assumi un atteggiamento critico verso i tuoi pensieri, domandandoti: è molto probabile che l’evento che temo si verifichi? E’ necessariamente vero che esiste solo una (o nessuna) alternativa al lasciare che esso accada? Si possono prendere delle misure efficaci al riguardo? E’ veramente utile indugiare all’infinito in questi stessi pensieri ansiosi.
  • Cerca di ridurre l’evitamento: allenati ad affrontare le situazioni che percepisci come minacciose, attraverso esposizioni progressive, partendo da un piccolo stimolo che ti da preoccupazione fino ad arrivare, passo dopo passo, ad esporti consapevolmente a situazioni che generano in te paura.
E ricorda:
  • non giudicarti e non permettere a nessuno di farlo. La paura e le preoccupazioni sono emozioni, avere paura è naturale!
  • condividi le tue paure con le persone fidate, già questa è una grande azione di coraggio per affrontare ciò che si teme.
  • rivolgiti ad un professionista (psicologo – psicoterapeuta – psichiatra) a cui chiedere aiuto, qualora queste emozioni diventino invalidanti.
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