Gli stereotipi sulla figura dello Psicologo

I pregiudizi esistono! Si insinuano nella nostra mente convincendoci, anche se basati solo su voci o opinioni comuni. Dopo vent’anni di esperienza in questo lavoro che mi ha fatto crescere, confrontarmi con tante persone, migliorarmi sotto l’aspetto comunicativo ed emotivo, ho raccolto alcuni stereotipi, pregiudizi o limiti cognitivi che, spesse volte, impediscono alle persone di chiedere aiuto ad uno psicologo:

 

dallo psicologo ci vanno i pazzi

dallo psicologo ci vanno i deboli 

lo psicologo potrebbe manipolare la mia mente

io sono fatto cosi da quando sono nato, non posso cambiare

nessuno può capire il mio dolore

con una chiacchierata non si risolvono i problemi

costa un sacco di soldi

mi curo con una pillola, non con lo psicologo

se parlo con un mio amico è uguale

se sei psicologo devo stare attento a cosa dico

Te ne vengono in mente altri? … Oggi voglio sfatare qualche mito, perchè conoscere questi pregiudizi è il primo passo da fare per promuovere il “Prendersi Cura” del proprio Ben Essere Psicologico, ma anche e soprattutto fare si che la figura dello Psicologo faccia sempre meno paura.

 

 

  • Lo PSICOLOGO E’ PER I MATTI

Fake News: perchè tra le persone che si rivolgono ad uno psicologo ci sono persone che hanno deciso di stare meglio dopo un periodo di difficoltà (familiare, scolastica, lavorativa, relazionale) oppure che hanno desiderio di compiere un viaggio conoscitivo dentro se stessi.  Volersi bene e cercare di stare meglio non è “pazzia”. Persone sofferenti ed affette da patologie gravi sono trattati da psichiatri o psicoterapeuti che spesso lavorano in team. Altre persone si rivolgono ad uno psicologo per condividere una problematica circoscritta (una difficoltà emotiva, una difficoltà nella relazione, un momento di crisi, un evento stressante): è un modo di prendersi cura di se stessi e del proprio benessere.

 

  • Lo PSICOLOGO E’ PER I DEBOLI

Fake News: Sebbene sia salutare ed auspicabile che si cerchino soluzioni ai propri problemi in modo autonomi, quando ci accorgiamo che i tentativi fatti sono tanti, infruttuosi e fallimentari, cosa ci impedisce di ricorerre ad un aiuto professionale? Inoltre, riconoscere i propri limiti, i probli punti di debolezza (non attribuibili agli altri) è in realtà un atto di grande forza, un vero segno di amore personale. Affrontarli, accettarli, comprenderli è un atto che fa onore a noi stessi!

 

  • Lo PSICOLOGO MANIPOLA LA MENTE

Fake News: Il lavoro dello psicologo (disciplinato dalla Legge 56/89 e dal Codice Deontologico degli Psicologi) ha il dovere di rispettare l’autonomia, le credenze, i valori dei suoi clienti/assistiti. Si astiene pertanto dall’imporre il suo sistema di valori e non usa in modo inappropriato la sua influenza. Rivolgetevi necessariamente a professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi, quale organo che garantisce che i suoi iscritti abbiano seguito un iter formativo ed esperienziale, necessario per esercitare la professione.

 

  • Lo PSICOLOGO non mi serve, IO SONO FATTO COSI 

Fake News:  molte persone pensano che da quando sono nate, il loro carattere è rimasto lo stesso e pertanto dicendo “sono fatto cosi, cambiare è impossibile” si privano di alternative di comportamento magari più funzionali e adattive rispetto a quelle che hanno … ma non possono saperlo, visto che …”sono fatto cosi!” In realtà siamo sempre responsabili di come ci comportiamo, di cosa e come lo diciamo, di cosa pensiamo ed abbiamo un enorme potere, che spesso dimentichiamo, che è quello di poter regolare le nostre reazioni. Lavorando su noi stessi, possiamo pian piano accettare ed accogliere il cambiamento che la vita ci mette davanti.

 

  • NESSUNO PUO’ CAPIRE IL MIO DOLORE

Fake News:  già di per se questa affermazione va ad alimentare il proprio senso di malessere. Molte persone, convinte di questo, si chiedono “come potrà capirmi qualcuno che non ha mai vissuto il mio stesso problema?”. Bene, capisco il ragionamento se questo qualcuno è un famigliare, un amico, un prete, ecc ma lo psicologo ha esperienza maturata nel tempo, è obbligato ad acquisire costantemente esperienze formative continue, lavora costantemente per sviluppare ed accrescere empatia (la capacità di mettersi nei panni dell’altro. Questi sono solo alcuni degli strumenti che lo psicologo coltiva e utilizza per affrontare situazioni diverse, anche se non le ha vissute in prima persona.

 

  • I PROBLEMI NON SI RISOLVONO PARLANDO

Fake News: la comunicazione, il linguaggio non servono solo per descrivere o raccontare la realtà, ciò che si è vissuto. Ma sono il mezzo anche per costruirle. Parlare ci aiuta a cambiare il modo con cui attribuiamo significato agli eventi e di conseguenza ci permette di modificare i nostri atteggiamenti e comportamenti. Provate a raccontarvi di un evento che avete vissuto e poi aggiungete la risposta alla domanda “cosa avresti potuto fare” … ora fatelo di nuovo, e rispondete nuovamente alla domanda, e poi fatelo un’altra volta … vi accorgerete che tra un racconto e l’altro aggiungete dettagli, emozioni, particolari, risorse che al primo racconto non avete considerato.

 

  • IL PERCORSO DURA TROPPO

Fake News: non sempre, direi! Ci sono alcune consulenze psicologiche che possono durare solo qualche incontro. Ci sono percorsi brevi, con un numero limitato di incontri, e ci sono anche percorsi lunghi che possono durare anni. Paragoniamo lo psicologo ad un dentista: posso andare per una pulizia dei denti, posso andare per sistemare un’otturazione, posso andare per mettere un apparecchio correttivo. Ma se una carie non viene curata per tempo, con il passare degli anni diventerà un cratere, cosi anche in psicologia: se un evento emozionale non viene contenuto, con il passare degli anni può trasformarsi in un grave problema psichico … impariamo a considerare la salute mentale, al pari della salute fisica.

 

  • LO PSICOLOGO COSTA TROPPO

Fake News: esistono percorsi a prezzi calmierati sia che vi rivolgiate al servizio pubblico, agli studi privati (io per esempio li dedico agli adolescenti), o a strutture private accreditate. Ogni specialista, poi, svolgendo una relazione d’aiuto, in cuor suo, davanti ad una difficoltà economica non sarà cosi rigido a non fare una tariffa dedicata al suo assistito.

 

  • MI CURO CON UNA PILLOLA, non CON LO PSICOLOGO

Fake News: Gli psicofarmaci, sebbene utili e spesso fondamentali per alleviare e riequilibrare alcune gravi patologie (depressioni, psicosi …),  vengono spesso somministrati in affiancamento ad una terapia di uno psichiatra, di un neurologo, che spesso collaborano con lo psicologo per il benessere dei pazienti.

 

  • SE PARLO CON UN AMICO E’ UGUALE

Fake News: lo psicologo non è coinvolto in dinamiche affettive con il suo cliente/assistito, pertanto, a differenza dell’amico, sarà più obiettivo nel parlare ed ascoltare senza avere timore di modificare e/o complicare le situazioni. Inoltre lo psicologo è concentrato sul suo assistito, ed il suo assistito è concentrato su di sè: questa relazione crea uno spazio protetto, che va dall’esplorazione al cambiamento. Infine, lo psicologo possiede competenze e strumenti utili ad affrontare ogni eventuale difficoltà che può emergere dal racconto (ansia, panico, rabbia, paura, fobie…) cose di cui difficilmente un amico possiede.

 

  • Ah SEI PSICOLOGO, DEVO STARE ATTENTO

Fake News: lo psicologo non ha poteri paranormali, non ha la sfera magica, non ha la soluzione … non siamo in grado di capirvi, di fare diagnosi … con un solo sguardo . In realtà fuori dal proprio lavoro, anche allo psicologo piace pensare ad altro. Mentre in sede di colloquio, non è che il cliente/assistito parla e lo psicologo da la soluzione ai suoi problemi, anzi il percorso psicologico è un lavoro che si fa in due, entrambi si costruisce una leva di cambiamento con cui il cliente può uscire da una situazione problematica.

 

 

Sfatati tutti questi miti, mi sento di diffondere una verità, assoluta, condivisa da tutti i miei colleghi: lo psicologo è il dottore dei coraggiosi, è il dottore delle persone che hanno la forza di guardare in faccia ai propri limiti, alle proprie difficoltà, accoglierle, ammetterle, diventarne consapevoli e mostrarle. Solo i coraggiosi si assumono la responsabilità del proprio cambiamento. Siate orgogliosi di andare dallo psicologo … ai miei clienti/assisititi dico sempre di farsi un applauso, di farsi un complimento di dirsi bravo/a perchè andare dallo psicologo è un atto di amor proprio verso se stessi.

Se vuoi approfondire il mio approccio al tuo supporto psicologico, trovi qui tutte le info. E se hai altri pregiudizi, oltre a quelli elencati, parliamone! Da un confronto possono nascere nuovi punti di vista, nuove prospettive di Ben Essere.